martedì 2 settembre 2008

Illusione ma reale...

Si rimane sospesi. Attaccati solo alla speranza. Quella a cui tenacemente si vuole credere. Alla quale ci si attacca morbosamente. Ossessivamente. Altrimenti sarebbe il lutto. Il prorpio. Allora per forza esiste. Deve esistere. Sotto qualsiasi forma. Come Dio. Come potenzialità dell'uomo. Come vendetta. Come odio. Come amore. La mente si abitua a credere che esiste un suolo su cui poggiare stabilmente i piedi. E lo cerca. Dappertutto. Ma guai se dovesse trovarlo. Non lo riconoscerebbe. "No." direbbe. "Non può essere questa la felicità! No. non era questa la mia speranza! Io stringevo sogni, scalavo vette, ero vivo. Volavo in cielo." Invece è tutto qui. Allora!?
Spogliarsi di tutto quando si è vestiti non è normale. Ma quando si perde la speranza niente più è normale. I vestiti calzano bene ma non piacciono più. Allora è normale spogliarsi e rimanere vuoti. Non riempe più l'oro e l'argento. Deve essere viva la speranza. Sempre. A me meno che non si è abbastanza forti da riconoscere nessun senso e andare avanti senza volerlo. A meno che non ci si affida solo alle leggi brute di questo mondo e non si cercano altrove miglioramenti. Rimanere ancorati alla terra e non guardare il cielo. Il punto è che si invecchia e la schiena si curva in giù. Sarà sempre più difficile guardare il cielo. Ma la speranza tiene in vita. La speranza di vedere tutto un pò più bello. E si resiste fino a che non si arriva ad una pozza d'acqua, col bastone che ci aiuta a camminare e vedere riflesso lì, in quella pozza putrida ancora una volta il cielo. Da quelle lacrime di Dio cadute e stagnanti guardare i colori dell'arcobaleno. E nonostante delusi dalla vita, perché pieni comunque di amari ricordi, non avremo il coraggio di usare il bastone per percuotere la pozza e far schizzare l'acqua stagnante. Ci inebrieremo ancora una volta di quell'immagine anche se sporca e consumata. Perché l'essere umano è attratto dalle illusioni. Se spegniamo la luce diventiamo solo macchine. Per vivere ci serviamo di tutto e di tutti. Amara verità.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se c'è luce dentro...il cielo possiamo vederlo anche ad occhi chiusi.
"Pieni di amari ricordi"..sappiamo riconoscere l'amaro perchè il "dolce" ci ha sfiorati con la sua essenza.Come un punto nero in un enorme foglio bianco:osserviamo solo quel puntino e non consideriamo tutta la luce intorno!A volte si è cechi pur avendo gli occhi ben spalancati..a volte si vedono cieli immensi anche nel buio più cupo.Siamo troppo attenti a guardare le stelle da non accorgerci di quanta luce calpestiamo..
DINA

auppo ha detto...

Forse c'è bisogno di questa luce per migliorare. Di vedere con questi occhi. Bisogna pensare così. Anche nei periodi più brutti e cupi. Il tuo commento Dina mi è arrivato. E mi ha fatto bene. In quella casa ci sono energie positive. C'è molta luce. Baci!

Anonimo ha detto...

Auppo non prederala come una provocazione, ma è solo un'allusione metaforica. di recente a Firenze ho visitato un mostra dal titolo "i misteri della luce", sai c'erano tutti gli espressioninisti, impressionisti i così detti puntinisti e tanti altri pittori che avevano basato la loro pittuta sullo studio della luce. é stata una mostra molto interessante, ma mi è tornata in mente ora con questo tuoarticolo. Si è vero si parla di luce diversa, forse spirituale o di speranza, ma è bello pensare come un qualsiasi artista possa vedere con occhi diversi ciò che dinanzi a lui si mostra. anche tu Auppo hai il dono della scrittura e non capisco perchè, "ma forse sarà la tua inclinazione, che ti porta a raccogliere i mali e poi filtrarli, e cercare quella tanta amata luce". siamo già pieni di luce, di speranza, il dio stesso auspica ad un mondo migliore pieno di luce. ma la luce non si può trovari fuori, in una pozza ristagnata, la luce si trova dentro, vive dentro, ne siamo tutti portatori, ma non vogliamo tirarla fuori. cammina per Roma a testa alta, e troverai la luce, sdraiati su un prato e troverai la luce, mangia un tocco di pane e troverai la luce, la luce è la quotidianità, il vivere più bello, la luce è la semplice vita.



cmq auppo passerò da roma per vedere picasso e basquit, spero di poter vedere le due mostre con te. a presto ciccio........la vita è meravigliosa.