domenica 10 febbraio 2008

Origine e fine.

La Genesi di Michelangelo. Non mi voglio dilungare troppo. Un amico mi ha fatto notare una curiosità insita nel dipinto. A ben guardare Dio, con il suo drappeggio, gli angeli, e le gambe che ne escono fuori, sembra ricordare il cervello umano con tutti i sui derivati. Credo non sia stato neanche un caso il colore del drappeggio. Un rosso fuoco passione, terreno, anzichè un azzurro etereo, puro come il cielo. La Genesi dell'uomo da Dio potrebbe essere intesa come origine dell'uomo da se stesso, dalla sua mente. Questa mente che sembra essere una ossessione per tutta la storia della filosofia e non solo. Lo stesso Zeus, si dice, abbia partorito Atena, la sapienza, dal cervello. Non potendola partorire dalla pancia. E la divinità vista nel sole o nella stella di turno, non è altro che un attribuire un significato a cose, che potrebbero non averne nessuno, che ci permetta di ordinare il mondo. Non credo si debba guardare nella Genesi la ribellione dell'uomo-superbo, nè il suo prendere coscienza e distacco dalla divinità. Credo che la simbologia della mente sia un prendere atto di una forza divina non al di fuori dell'uomo, ma all'interno. Nelle viscere stesse dell'uomo. Un salto verso una nuova concezione della divinità messa in opera e mostrata nella Chiesa!!! Mi viene da sorridere! L'incontro è anche fra il corpo nudo di Adamo e il corpo vecchio di Dio coperto. Come a simboleggiare l'importanza dei contrasti, che in ogni caso si cercano. Spero non sia stata vista invece come l'inizio dell'abbandono anzichè dell'incontro. Anche se nei giorni nostri sempre più notiamo una forte prevalenza del corpo su ciò che può essere anima o mente. Se la donna partorisce corpi, l'uomo partorisce la mente. Crea tecnologie che sostituiscono o ampliano le potenzialità umane. In tutti i campi. Dalle protesi per camminare, a software che calcolano gli infiniti!!! Ecco, mi viene da pensare se effettivamente la mente sia capace di creare con la sua forza anche il corpo di Adamo oltre che il suo cervello!!! Nel dipinto Adamo è steso su una roccia, sulla terra. Dio è sospeso in aria. E sembra essere più Dio a cercare e ad avvicinarsi ad Adamo che non il contrario! Tutte impressioni che colgo guardando il dipinto. Quindi si vorrebbe anche dire che non è l'uomo che cerca Dio, quanto Dio che vive nell'uomo. E costantemente cerca di portarvi illuminazione. Un Dio forse che abbandonando l'uomo sulla terra per donargli la vita, come un padre lo saluta, e come un padre vorrebbe ancora rimanere. Non a caso gli angeli che circondano Dio sembrano tirarlo via, mentre Dio si stende verso l'uomo. E l'uomo per niente slanciato, anzi svogliato, sembra non essere turbato nè da un abbandono nè da un incontro. L'epoca in cui viveva Michelangelo era una speranza e fioritura di forze e vita e rinascite affidate all'uomo. Giovane. Uomo. Gettato nel mondo, spoglio, ma con Dio non solo nel cuore, ma anche nella testa! Sta solo all'uomo, col tempo, ricercare allora, sepolto nella coscienza millenaria, quel significato ultimo che sta alla base della sua vita. Michelangelo l'ha pescato attraverso l'arte, nelle viscere della sua esistenza. Le mie impressioni e digressioni saranno pure sbagliate. E anche l'interpretazione, senza cognizione di critica, che ho del dipinto e di Michelangelo stesso. Ma la simbologia è presente. Chissà cosa voleva dire!!!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

anch'io dopo aver letto qualcosa sull'argomento trattato, ho iniziato a concepire impressioni. ma quello che più mi interessa, come tu hai sottolineato, sono le estenzioni meccaniche, o protesi, che innestati sull'uomo cercano di migliorare e allungarne la vita. molti sono gli argomenti interessanti a riguardo. le nanotecnologie, e l'ingegneria genetica, si stanno spingendo sempre più negli abissi della carne e nelle contratture temporali, tando da dilatare o ridurre il tempo al nanosecondo. ma ancor di più quello che mi induce a riflettere, è il progetto genoma. nel quale ogni singolo uomo può scegliere cosa farne del proprio DNA. il loro giustificarsi è dato dalla costituzione cellulare, infatti la cellula avendo origini sembiotiche e, la simbiosi come teoria evolutiva può avere un ruolo crescente, un suo futuro da esplorare; le loro sperimentazioni nel campo scentifico sono giustificate proprio dalla natura stessa della cellula. fortunatamente o sfortunatamente, un certa etica ci tiene lontani da questi nuovi innesti o ibridi; i campi di azione sono limitati, si effettuano ricerche solo in campo medico e di ricerche scentifiche. ma l'arte ci sta preparando al futuro, l'arte ci sta pian piano abituando a convivere con replicanti e cyborg. la condizione umana è ormai violata, un divenire ormai irreversibile ci spinge verso un'era postumana e con essa vivremo anche le terribili conseguenze che inesorbilmente ne verranno fuori.
http://design.iuav.it/~comunicarti/mente.htm

Anonimo ha detto...

questo pezzo mi è piaciuto molto..è diverso dagli altri..si riconosce una luce nuova, quasi un cambiamento interiore.

Anonimo ha detto...

questo pezzo mi è piaciuto molto..è diverso dagli altri..si riconosce una luce nuova, quasi un cambiamento interiore.

Anonimo ha detto...

Ciao Fagi...
Anch'io sono d'accordo con l'anonimo dell'11/02...stai migliorando...
Si direbbe quasi che era un'altra persona a scrivere...mah!!
Comunque ora ti lascio perkè ho Massimo che è come un falchetto alle mie spalle...adesso tocca a lui smanettare col computer...il mio tempo è scaduto...buonanotte...da tutti e tre.
Hai finito il corso?
Tutto bene spero...ti è arrivata la pensione?
Massimo continua a dire ke questo non è più un commento ma sono "cazzi nostri", perciò ne riparleremo in altra sede...buon anotte

auppo ha detto...

Massimo ha sempre ragione...chissà com'è!!!Cmnq niente assegno...qui non paga nessuno...Mi sa che il prox post ritorno a pensare cupo!!!ciao famiglia!!!

Anonimo ha detto...

oi fra l'hai visto "crash" di cronemberg?

comunque hai ragione il simbolismo è indubbio e costringe il senso del dipinto in una zona molto stretta, no?

complimenti per il blogghe

ciao marco (offline)