martedì 11 marzo 2008

Vapori acquei…tempesta!!!

Non chiedere cosa può fare il tuo paese per te…chiedi cosa puoi fare tu per il tuo paese!!! Io credo che bisognerebbe prima riconoscersi in un paese. E poi decidere. Se mi riconosco in un paese non c’è bisogno che scelga né l’una né l’altra cosa. Se il paese in questione pone in alto valori che sono vicini a tutti gli uomini e cerca di tutelarli allora non c’è bisogno che debba chiedere nulla. Se invece pone in alto valori che sono vicini a tutti gli uomini e sebbene dica di tutelarli non lo fa allora è necessario chiedere a gran voce qualcosa. Che non ci si prenda più per dei cretini. Dei creduloni. Bisogna dire basta. Farlo capire. Dimostrarlo e se necessario mostrarlo. Recuperare le nostre dignità e armarci di volontà e credo. E non subire il magma del pessimismo sociale. Che blocca e ci costringe a non agire come pensiamo. Un paese che non ci rispetta non merita il nostro rispetto. Un amico che non ci rispetta non è più amico nostro. Diventa qualcuno che non vogliamo più riconoscere. Ancora non è un nemico però. Rimane neutrale. Ma se questo ex amico insiste nel non rispettarci credo che dall’indifferenza neutrale passeremmo all’attacco. A respingerlo. Diventerebbe un nemico. Un paese che è amico ci aiuta e non ci chiede se non il necessario. Ad un paese che ci rispetta diamo quello che viene chiesto con misura. Stringiamo un’amicizia. Stiamo bene. Uno Stato che non tiene per i cittadini non è più uno Stato. Non si riconosce nessuno in esso. Non abbiamo un capo o dei capi a cui fare riferimento. Che ci traini verso orizzonti fluenti. Le nostre fondamenta non esistono più. Credo ancora che il primo articolo della nostra costituzione reciti così: "L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro". E senza fondamenta non si può assolutamente costruire una casa. Dove farci abitare tante persone che stiano bene dentro come una famiglia, al punto tale da farle gridare: "La casa siamo noi". Chi vorrebbe abitare in una casa inesistente? Chi si accontenterebbe ancora una volta di promesse, di false illusioni, che vogliamo per spirito di Grazia, considerare per l’ennesima volta realtà? Chi si accontenterebbe di pagare tutte le bollette e tutti i privilegi di chi risiede nel frattempo ai piani alti e ci dice che è tutto a posto? Chi si accontenterebbe di questa bassa qualità della vita? Quando si arriverà alla fame e avremo gli occhi grandi e iniettati di sangue credo bruceremo questa casa con tutti i suoi coinquilini. Quelli buoni e quelli cattivi. Ma sapranno come mantenerci buoni. Ogni tanto ci lanceranno qualche osso. Che noi poveri cani cercheremo di arraffare mettendoci l’uno contro l’altro. Uno volta mi sazierò io, una volta tu. E ringrazieremo per il gesto. Suprema intelligenza sociale!!! Ancora una volta ci chineremo. Abbassando con il corpo anche la nostra intelligenza. La nostra forza. La nostra dignità. Il nostro amor proprio. La nostra vita. Qualcuno però non ci sta. E uscirà fuori presto. E sono sempre di più quelli da sfamare. E sempre più avidi i donatori. Si avverte sentore di rivoluzione. Arriverà dall’alto o dal basso. Da su o da giù. Ma non riuscirà a cambiarci se noi non lo vogliamo. Nel piccolo aiutiamo il cambiamento. Facciamo le nostre scelte responsabilmente. Se ci siamo stancati dimostriamolo. Ognuno seguendo il suo pensiero. Non abbiamo paura. Se sei stanco di "fare" per il tuo paese allora sei incazzato anche tu!!! Cosa pensi? Sei d’accordo?!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Solo una puntualizzazione, le rivoluzioni solo dal basso perchè quelle dall'alto sono come i "consigli non pagati"! (complimenti per l'immagine) C'E' ARIA DI TEMPESTA....

auppo ha detto...

effettivamente "consigli non pagati..." avrei voluto uscisse fuori!!! Hai capito il senso...tutto...Il tuo maiuscolo significa che non sono il solo pazzo!!! Bisogna essere responsabili...credimi...è difficile, ma voglio morire con il sorriso...e fin quando respiro seguirò quello che mi tiene in vita...